Non è una situazione che vediamo tutti i giorni, è un tipo di trauma non così frequente: ne trattiamo due o tre all’anno simili. Ma ogni paziente è diverso. L’unica cosa che posso dire è che, per il suo quadro clinico e non perché si tratti di un personaggio come Alex Zanardi, è un paziente che vale la pena curare: ma è presto per fare delle previsioni”. Lo spiega all’Adnkronos Salute Giuseppe Oliveri, direttore dell’Uoc Neurochirurgia ospedaliera dell’Azienda ospedaliero-universitaria senese, dove è ricoverato da ieri Zanardi in seguito a un grave incidente in Handbike.
“È presente un fracasso cranio-facciale – ricorda – abbiamo parlato anche con i chirurghi maxillo-facciali e, se le cose andranno bene, in un futuro si dovrà procedere anche con una ricostruzione della teca cranica“. Ora Alex “dovrà rimanere in rianimazione sedato, ventilato, lasciando che, con il tempo, il danno secondario conseguenza del trauma si stabilizzi. Sarà una cosa lunga, nel migliore dei casi, mentre i peggioramenti purtroppo possono arrivare da un momento all’altro. Il miglioramento, se ci sarà, sarà lentissimo nel tempo“.
“L’unica cosa che posso dire ora è che è un malato che è giusto curare – ribadisce il neurochirurgo – che nel nostro lavoro ogni paziente è diverso, ha situazioni craniche differenti, non ci sono statistiche applicabili, sono cose che non si possono prevedere e bisogna solo impegnarsi per curarlo. Le sue condizioni di salute di base erano ottime, certo la ventilazione meccanico prolungata può dare delle complicazioni, ma è inutile ipotizzare oggi come andrà”.